Finalisti 2019

Finalmente è arrivata  l’estate e, come ogni giugno, da 14 anni, arriva la terzina finalista  scelta dalla nostra Giuria: fra tanti libri  interessanti  sono stati indicati:  (in ordine  alfabetico – Cereda Paola – Di Guglielmo Eugenia – Gregori Massimo Grgic)

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“Quella metà  di noi” di Paola Cereda; Giulio  Perrone editore

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Descrizione: Alle volte ci si ritrova nel mezzo: di due case, di più lingue. Nel mezzo di più vite, di decisioni ancora da prendere, di bisogni contrastanti. È qui che sta Matilde, maestra in pensione che si reinventa badante, alle prese con una parte di se stessa che credeva di non dover mai affrontare. I segreti sono spazi di intimità da preservare, nascondigli per azioni incoerenti, fughe, ma anche regali senza mittente per le persone che amiamo. Ma cosa resta di autentico nei rapporti quando si omette una parte di sé? Dove si sposta il confine tra sentimento e calcolo? Matilde lo scoprirà nel confronto con sua figlia, con l’ingegnere di cui si prende cura, con gli spaccati di vite sempre in bilico del quartiere di periferia in cui vive: ogni rapporto ci trasforma, in una dimensione di reciprocità che, attraverso l’altro, ci permette di valutare quanto, alla fine, siamo disposti a cedere di quella metà di noi. Dando voce a una coralità di personaggi, Paola Cereda racconta una società frammentata che cambia e fa emergere nuovi bisogni e nuove prospettive, in cui pare necessario inventarsi una nuova modalità per far quadrare i conti con noi stessi e con gli altri. Con una scrittura asciutta e chirurgica, che pure inaugura spazi di autentica poesia, tesse una storia universale, la storia di una donna in grado di restare in piedi quando crolla anche l’ultima illusione.

Autore: Nata e cresciuta in Brianza, si è laureata in Psicologia a Torino con una tesi sull’umorismo ebraico. Si è specializzata in diritti umani e cooperazione internazionale, in particolare in progetti artistici e teatrali nel sociale.
Ha viaggiato e lavorato in molti paesi del mondo. Attualmente vive a Torino e collabora con ASAI, Associazione di Animazione Interculturale, dove si occupa di progetti artistici con minori italiani e stranieri. Cura la regia e la drammaturgia della compagnia teatrale integrata assaiASAI, nella quale recitano ragazzi di età, provenienze e abilità differenti.
Vincitrice di numerosi concorsi letterari, è stata finalista al Premio Calvino 2009 con il romanzo Della vita di Alfredo (Bellavite).Nata e cresciuta in Brianza, si è laureata in Psicologia a Torino con una tesi sull’umorismo ebraico. Si è specializzata in diritti umani e cooperazione internazionale, in particolare in progetti artistici e teatrali nel sociale.
Ha viaggiato e lavorato in molti paesi del mondo. Attualmente vive a Torino e collabora con ASAI, Associazione di Animazione Interculturale, dove si occupa di progetti artistici con minori italiani e stranieri. Cura la regia e la drammaturgia della compagnia teatrale integrata assaiASAI, nella quale recitano ragazzi di età, provenienze e abilità differenti.
Vincitrice di numerosi concorsi letterari, è stata finalista al Premio Calvino 2009 con il romanzo Della vita di Alfredo (Bellavite). Finalista del Premio Strega con il romanzo Quella metà di noi.

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 “Sotto un cielo di bombe” di Eugenia Di Guglielmo,  Scatole Parlanti  editore

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Descrizione: Tre generazioni di donne a confronto in un viaggio tra presente e passato, alla ricerca di una storia che le accomuna e le unisce. Maria Luce, la pisaja, sopravvissuta alle bombe della seconda guerra mondiale, che riemerge attraverso le voci in romagnolo dei nonni con cui è cresciuta, ha vissuto gli anni della ricostruzione con la forza e la tenacia che hanno contraddistinto la sua generazione. Sua figlia Adele, invece, è una donna sola, madre a tempo pieno della piccola e scatenata Irene: con sarcasmo e ironia ripercorre la propria storia, segnata da delusioni e passioni travolgenti, da luci e da ombre, in una società – quella attuale – che sembra legata solo all’apparenza e alla fragilità dei legami interpersonali.
Il romanzo, ambientato in una magnifica Italia centrale, tra la Romagna, l’Umbria e la Toscana, rievoca le loro esistenze, che trovano il punto di forza nel legame tra Maria Luce e Irene, giovane destinata a portare avanti la storia della sua famiglia, unico luogo in cui trovare i valori per resistere e sopravvivere, ognuno sotto il proprio cielo di bombe.

Autore: Eugenia Di Guglielmo è nata e cresciuta a Firenze, dove ha compiuto studi classici e si è specializzata in Archeologia. Attualmente insegna al Liceo Statale di Merate. Nel 2017 ha pubblicato con Scatole Parlanti la sua prima opera, A tutto tondo, dalla quale ha da poco ricavato una sceneggiatura per il teatro. Sotto un cielo di bombe è il suo secondo romanzo.

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“Il mio nome è Leonardo” di Massimo Gregori Grgic, il Ciliegio editore

gregoriDescrizione: Il romanzo racconta la vita di Leonardo da Vinci, dal suo concepimento nella casa di Anchiano fino alla morte nel castello di Clos Lucé. La narrazione segue la crescita del bambino nella casa dei nonni, il suo apprendistato come garzone del Verrocchio, il suo affrancamento come maestro pittore indipendente, il soggiorno a Milano presso la corte sforzesca e le successive peripezie, fino all’arrivo in Francia. Le citazioni delle opere di Leonardo sono lo spunto per dare vita alle persone che l’artista ha ritratto, i colleghi, i committenti, gli allievi e il romanzo riporta Leonardo e i suoi comprimari alla loro dimensione umana.

Autore: Massimo Gregori Grgič è nato a Firenze ma ha vissuto a lungo a Monza. Da alcuni anni abita e lavora in un casale sulle colline pisane. Già autore per Il Ciliegio di Omicidio in Cattedrale, Il mio nome è Seneca, Avviso di pericolo, Soluzione di giustiziaIl mio nome è Leonardo è il suo dodicesimo romanzo.

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Ogni   lettore della nostra Giuria popolare riceve in questi giorni i tre volumi  e, in autunno, determineranno con il loro voto  il vincitore 2019. A tutti auguriamo buona lettura!

2 pensieri su “Finalisti 2019

  1. Sotto un cielo di bombe il preferito. Romanzo che lega generazioni tramite ricordi e vicende in modo tenero e sensibile.
    Leonardo. Artista presentato nel quotidiano- Insomma…….
    Metà di noi. Valido il tentativo di descrivere il cambiamento nella società odierna ma troppi i punti in cui si dilunga nelle descrizioni dettagliate- No

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